Il futuro del monousointervista agli autori Michele e Angelo Raffaele Guadagno
La rivoluzione verde è cominciata e le aziende devono trovarsi dal lato giusto per non perdere questa nuova grande occasione di cambiamento.
Monouso ed ecosostenibilità potranno mai andare a braccetto? Quali sono le vere alternative alla plastica e ai suoi derivati?
Queste sono le domande chiave che gli imprenditori del packaging Michele e Angelo Raffaele Guadagno affrontano nel loro libro “Il futuro del monouso” con un approccio al business innovativo e allo stesso tempo sensibile alle criticità ambientali.
Intervista a Michele e Angelo Raffaele Guadagno
LIBRI D’IMPRESA (LI): Come è nata l’idea di scrivere un libro?
MICHELE E ANGELO GUADAGNO (MAG): Ho scritto questo libro per tutti coloro che si sono chiesti come fare per dire di no alla plastica e ai suoi derivati. Insomma, oggi è fondamentale convertire le nostre abitudini in atteggiamenti più sostenibili nella vita privata e nelle nostre aziende.
Abbiamo scritto questo libro per chi, come te, ha accettato la sfida della sostenibilità per il bene del nostro pianeta e vuole scoprire la vasta gamma di alternative possibili alla plastica.
Quando leggerai queste pagine, scoprirai che, alla fine di questo viaggio, avrai trovato mille spunti su cui riflettere e una serie di scelte da fare perché il tuo business e la tua vita rimangano al passo con i tempi. Siamo in un momento di grande cambiamento e la sostenibilità è al centro del dibattito mondiale.
(LI): Qual è il ruolo dell’imprenditore di fronte alla grande sfida green?
(MAG): Diciamo che il monouso italiano è un settore molto operoso e i rifornimenti sono ancora ingenti. Fino a poco tempo fa era ancora consentita la vendita dei prodotti banditi fino all’esaurimento delle scorte.
La direttiva UE 2019/904, definita anche Sup (ovvero Single Use Plastic), che vieta l’utilizzo di molti prodotti usa e getta realizzati con materie plastiche, sta facendo molto discutere, ma riteniamo, finalmente, che i membri dell’UE abbiano preso la strada giusta, la via che ho sempre sperato si intraprendesse. Siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione.
Il compito dell’imprenditore, secondo noi, è quello di mantenere ben tese le orecchie per cogliere le reali necessità dei consumatori dal punto di vista economico, etico/ambientale e di fruizione del prodotto (comodità e performance).
Non a caso sono questi i principi alla base del “Bilancio di Sostenibilità”, un documento sempre più richiesto dagli stakeholder in cui un’azienda rende conto dei risultati della propria attività in relazione a tre parametri: economico, ambientale e sociale.
Certo, una trasformazione così repentina intimorisce un po’, ma non lasciamoci ingannare e non facciamoci spaventare: il mondo non si ferma mai, dobbiamo assecondarne i movimenti e avere fiducia in noi stessi per seguirne i cambiamenti senza rimanere “spiazzati”.
(LI): Quali sono i motivi per cui consigliereste di leggere il vostro libro?
(MAG): Con questo libro stiamo dicendo a ciascun lettore: è arrivato il momento di fare la tua parte! Noi possiamo suggerirti come. Nel mondo del monouso, sebbene molti siano “rimasti al palo”, c’è chi sta accettando la sfida a rinnovarsi e nessuno può tirarsi indietro. Nonostante la plastica sia ancora temporaneamente consentita, molti imprenditori si sono già mobilitati e stanno adottando nuove soluzioni, sfruttando materiali alternativi come la polpa di cellulosa, l’alluminio e il cartoncino. Per esempio, per le stoviglie usa e getta si è passati all’acido polilattico (PLA), che consiste in un polimero in plastica compostabile, resistente a temperature superiori a 50 gradi.
Queste innovazioni vanno di pari passo con quelle del riciclo. Infatti, stando al rapporto presentato il 20 marzo 2021 dalla Fondazione Symbola insieme a Comieco, l’Italia è il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti raccolti. Insomma ciascun lettore saprà fare la differenza dopo aver letto questo libro, perché daremo consigli utili e suggerimenti per utilizzare il monouso sostenibile. Senza rinunciare alle comodità della plastica, abbiamo trovato il modo di non inquinare il pianeta!
(LI): Cosa è cambiato rispetto ad alcuni anni fa sul pensare green?
(MAG): In primo luogo oggi sappiamo con certezza che la vera rivoluzione ecologica sia rappresentata dal concetto di “economia circolare”. Le istituzioni stanno promuovendo questo tema con grande entusiasmo, non solo come modello di produzione, ma come mentalità sociale e modus operandi collettivo.
La circolarità dell’economia mette fine al modello lineare di produzione, nato con la rivoluzione industriale e portato avanti fino ai giorni nostri. Oggi siamo entrati nell’ottica, del tutto nuova, di un sistema che costituisce il superamento del tradizionale schema industriale e accoglie un nuovo modo di pensare i prodotti dove punto di partenza e arrivo coincidono, grazie all’anello di congiunzione rappresentato dal riciclo dei materiali.
(LI): In cosa consiste l’economia circolare di cui tanto parlate nel vostro libro?
(MAG): Nel libro affrontiamo questo argomento con puntualità e attenzione. Il lettore avrà modo di chiarirsi le idee e cogliere spunti preziosi. In breve, con economia circolare (circular economy) si intende un modello economico che si basa su tre azioni chiave:
- Riduzione: alla base del concetto di circolarità c’è quello di ridurre i consumi della materia prima, progettando prodotti con un’obsolescenza a lungo termine grazie a una manutenzione semplice, con costi inferiori.
- Riutilizzo: il riutilizzo delle materie prime è il primo grande ciclo di vita dei prodotti, in modo da non perdere tutta l’energia spesa nella creazione del prodotto.
- Riciclo: ultimo passaggio per recuperare la materia.
Seguendo le nostre indicazioni, siamo certi che il lettore capirà quello che è davvero importante e che può fare per lasciare alle future generazioni un mondo migliore, perché bisogna ricordare sempre una cosa: “there’s not Planet B” (non c’è un Pianeta B).
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