La scomoda verità sui contributi a fondo perduto: intervista all’autore

La Scomoda Verità sui Contributi a Fondo Perduto

Salvatore Reina ci ha fatto scoprire un mondo di cui non sapevamo assolutamente nulla. Oggi grazie a lui posso dire che la finanza agevolata esiste davvero, anche per le PMI.
Michele Tampieri (Funnel Company S.r.l.)

Questo libro smonta mille luoghi comuni e racconta la verità sulla finanza agevolata e sulle regole-non-scritte per sfruttarla al meglio.”
Filippo Galli (Uniarea S.r.l.)

Nessuno era mai riuscito a spiegare in maniera così semplice e chiara una materia tanto complessa.”
Gianluigi Baiardo (La Porta dei Sapori S.n.c.)

È possibile sfruttare i contributi a fondo perduto per fare nuovi investimenti (quasi) a costo zero, anche se non sai nulla di finanza agevolata e dei suoi cavilli burocratici?

Secondo Salvatore Reina, uno dei massimi esperti in materia, nonché autore della prima guida italiana sulla finanza agevolata, La Scomoda Verità sui Contributi a Fondo perdutooggi chiedere contributi a fondo perduto non è più un’impresa, se sai come farlo. Nel suo primo libro, Salvatore Reina si rivolge in particolare ai titolari delle piccole e medie imprese italiane che non hanno mai trovato il coraggio di chiedere quei contributi che permetterebbero loro di svoltare, di portare finalmente il loro business a un nuovo livello.

In quella che lui definisce “la guida definitiva alla finanza agevolata”, Salvatore Reina illustra con un linguaggio semplice, snello e comprensibile, ripulito dal classico “burocratese” cosa sono e come ottenere i contributi a fondo perduto, quali strumenti utilizzare per capire quali contributi spettano alla propria azienda, come leggere e capire un bando, quali sono gli errori più comuni da evitare in fase di presentazione della domanda e come scegliere il consulente giusto di finanza agevolata.

“La Scomoda Verità sui Contributi a Fondo Perduto” è un libro pensato per trasformarsi in uno strumento prezioso nelle mani degli imprenditori che desiderano sfruttare appieno quello che la finanza agevolata può fare per loro e per la loro azienda.

Quella scomoda verità che nessuno ti racconta

In oltre dieci anni di esperienza ne ho viste di tutti i colori: trucchetti, errori grossolani, sprechi, truffe e luoghi comuni assolutamente errati – ci racconta l’autore, Salvatore Reina -. Ma ho anche visto fiorire aziende che hanno saputo sfruttare correttamente le opportunità che venivano loro offerte dalla finanza agevolata. Ecco perché ho sentito l’urgente bisogno di scrivere questo libro: perché reputo sia giunta l’ora che qualcuno dica tutta la verità su questo argomento. Oggi non se ne può più fare a meno: la finanza agevolata è un ASSET che le piccole e medie imprese devono poter sfruttare. Ma per farlo devono disporre di tutte quelle informazioni che nessuno racconta mai”.

Cosa sono i contributi a fondo perduto?

I contributi a fondo perduto sono soldi che vengono distribuiti dall’Europa, dallo Stato, dalle Regioni, dalle Province, dalle camere di Commercio o da Enti vari, che non vanno restituiti (ecco perché quel termine, “perduto”); la loro funzione è quella di incentivare la spesa, agevolando nuovi investimenti da parte delle aziende. Ne possono usufruire Enti pubblici e non, associazioni e aziende private. Basta assicurarsi di avere i requisiti e fare domanda di ammissione ai bandi che vengono emanati di volta in volta.

Qual è il rapporto tra gli italiani e la finanza agevolata?

Le aziende italiane che a oggi non hanno ancora mai preso un’agevolazione sono tantissime, purtroppo. Basti pensare che l’Italia è il secondo paese per fondi stanziati dalla Comunità Europea, ma è al terzultimo posto nella graduatoria dei paesi utilizzatori dei fondi.

Perché?

Da un lato c’è ancora poca informazione sulla finanza agevolata. In più, noi italiani siamo vittime di una serie di luoghi comuni assolutamente falsi che non fanno che allontanare gli imprenditori da questo genere di opportunità.

Per esempio?

È inutile! Tanto i contributi li prendono sempre gli stessi”
“Il mio commercialista ha detto che non c’è nulla per me…”
“Non è vero, la mia associazione di categoria me l’avrebbe detto!”
“Con tutta la burocrazia che c’è da fare, conviene lasciar perdere.”
“I contributi ci sono solo per le grandi imprese, per noi PMI non c’è nulla.”
“Tanto se vinci una pratica ti dicono che sono finiti i soldi e non ti arriva nulla…”
“Meglio di no, perché se prendi un contributo poi arriva subito la guardia di Finanza!”
“Sui fondi perduti ci paghi poi sopra le tasse, quindi è inutile…”

Queste sono le frasi che mi sento ripetere più spesso, da anni. Ho scritto questo libro anche per smentire questi e altri falsi luoghi comuni.

Perché un imprenditore dovrebbe chiedere un’agevolazione?

Perché è un suo diritto che non sta sfruttando, perché gli porterebbe maggiore liquidità da utilizzare per fare un investimento davvero strategico per la sua azienda, perché se lo faranno prima i suoi concorrenti avranno maggiori margini rispetto a lui. E perché sono soldi suoi che non sta riportando in azienda.

In che senso “soldi suoi”?

I contributi che riceviamo dall’Europa, in realtà, sono soldi nostri, che paghiamo con le tasse e che ritornano indietro, solo in parte, sotto forma di contributi. Mai come nel momento storico che stiamo vivendo oggi, ogni imprenditore dovrebbe sfruttare al meglio la finanza ordinaria, quella straordinaria e anche quella agevolata, per far prosperare la propria azienda.

Cosa scoprirà il lettore leggendo il tuo libro?

“La Scomoda Verità sui Contributi a Fondo Perduto” vuole essere una guida esaustiva e completa sulla finanza agevolata. È quindi un libro adatto anche a chi non ha mai sentito parlare prima di contributi a fondo perduto. Dopo aver spiegato in maniera semplice e concreta di cosa si tratta, mi sono addentrato subito in quelle “scomode verità” che riguardano il rapporto tra gli italiani e la finanza agevolata, rivelando quali e quanti sono i contributi che ci spettano, quanti ne richiediamo davvero, quanti ne riusciamo realmente a spendere e quali sono i “trucchetti all’italiana” che sfrutta il nostro Paese per riuscire a utilizzare tutti i fondi.

Il terzo capitolo spiega le differenze tra fondi diretti e indiretti, illustra quali sono gli Enti che erogano contributi alle aziende, e rivela cosa sono (e perché bisogna assolutamente sfruttare) i fondi interprofessionali. Parla anche degli aiuti di stato, del de minimis e dei limiti massimi di contribuzione.

Si entra poi nel pratico: nel quarto capitolo il lettore impara a capire quali sono e come riconoscere i contributi esistenti per la sua impresa, e scopre come pagano i bandi agevolativi. La sezione successiva gli spiega cosa rende di fatto eleggibile la sua azienda in un bando.

Il capitolo 6 è poi particolarmente importante, perché rivela al lettore come scegliere il giusto consulente di finanza agevolata. Che no, lo dico subito, non può essere il commercialista. Così come non bisognerebbe nemmeno affidarsi alle banche o alle associazioni di categoria, quando si parla di finanza agevolata. Esistono delle agenzie specializzate a cui rivolgersi, ma anche in questo caso bisogna vagliarne attentamente le caratteristiche, e imparare ad analizzare proposta e contratto per capire se ci si trova davanti a un truffatore, o comunque a una realtà poco affidabile.

La sezione successiva è dedicata alle perizie giurate, mentre nel capitolo 8 ho voluto elencare gli errori tipici da non commettere quando si fa una domanda di contribuzione. In questo capitolo spiego anche nel dettaglio come leggere un bando, proprio per non incorrere in uno degli errori di cui sopra.

L’ultima parte del libro è dedicata al credito d’imposta per la Ricerca e Sviluppo. È l’unico punto del libro in cui entro nello specifico di un singolo bando esistente, ma ho ritenuto che fosse il caso di fare un’eccezione, perché ritengo che questa agevolazione, ancora troppo poco conosciuta, sia davvero importante per amplificare gli effetti delle attività di Ricerca e Sviluppo (l’unica via allo sviluppo economico futuro di un’impresa) nel tessuto imprenditoriale italiano.

Mirco Gasparotto: “Questo libro permetterà agli imprenditori italiani di svoltare

Quando si parla di finanza agevolata penso subito a lui, Salvatore Reina, senza dubbio uno dei massimi esperti italiani in materia – dichiara il coach degli imprenditori d’eccellenza, Mirco Gasparotto, che ha curato la prefazione -. In questo libro è riuscito nell’ardua impresa di rendere incredibilmente fruibile e chiaro un argomento tecnico come la finanza agevolata. Sono ancora tanti, troppi gli imprenditori italiani che oggi non si interessano come dovrebbero ai contributi a fondo perduto. Stiamo perdendo troppe occasioni per crescere: è ora di svoltare. E grazie al libro di Salvatore Reina possiamo finalmente farlo, anche in Italia”.

Il percorso con Libri d’Impresa

Salvatore ReinaChi è Salvatore Reina

Solo negli ultimi 24 mesi, Salvatore Reina ha contribuito a far ottenere oltre 52,7 milioni di euro di contributi a fondo perduto alle PMI italiane.
Specializzato in Finanza Agevolata da oltre dieci anni, dopo una brillante carriera da consulente prima e da manager poi, nel 2016 diventa imprenditore fondando la sua attuale azienda, Contributo Utile, e creando un team di professionisti ultra specializzati.
Oggi Salvatore Reina è considerato uno dei massimi esperti italiani nei contributi per la “Ricerca & Sviluppo” e “Industria 4.0”, e tiene convegni in tutta Italia su argomenti di Finanza Agevolata.
La sua mission è aiutare gli imprenditori delle PMI a realizzare gli investimenti per loro strategici e a far crescere le loro Aziende.

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